Il mio viso

riflesso nello specchio
è il passato

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domenica 15 luglio 2012

Baklava



La domenica non è stata il massimo, del resto la frequentazione degli ospedali non è mai buona cosa, meno che mai quando riguarda persone famigliari...ma questa è un'altra storia.
La visita del blog di Elio, mi ha fatto tornare a mente le "dolcezze" che gustavo nei paesi arabi e di cui vi lascio una ricetta "leggera" di mia elaborazione.

Baklava (piatto di origine turca dal Palazzo del Topkapi, rielaborato da tutti i paesi arabi)
Pasta filo 1 confezione
Pistacchi triturati (eventualmente si possono anche adoperare noci e pistacchi o altra frutta secca)
Burro

Per lo sciroppo:
250 ml acqua
120 gr zucchero
1 cucchiaio di limone e per chi vuole esagerare 1 cucchiaio di miele (io non lo uso)

Procedimento :
triturare la frutta secca, eventualmente con un po' di zucchero di canna per assorbire
Far sciogliere il burro e con un pennello ungere la pasta filo, ad una a una, mettendole in una teglia rettangolare sovrapposte, almeno una decina.
- accorgimenti : la pasta filo è molto delicata e si secca in fretta, quindi mentre si procede ad ungere, tenere gli altri fogli coperti da un canovaccio, attenzione maneggiarla delicatamente per non romperla -
Fatto questo strato, distribuire sopra la frutta secca, un bello strato abbondante.
Ripetere gli strati di pasta filo unti di burro.
Tagliare il tutto a losanghe (cioè a quadrotti) e infornare a 180 gradi per 20 minuti circa, deve venire un bel colore dorato.
Mentre "lei" si cucina, preparare lo sciroppo facendo sciogliere a fuoco dolce lo zucchero, il limone io lo aggiungo fuori dal fuoco.
Estrarre la teglia dal forno e versare sopra, a caldo , lo sciroppo.
Ecco fatto, una ricetta leggera, facile e deliziosa.
Buon appetito.

Qui c'è un video che vi può chiarire un po'.

martedì 10 luglio 2012

Rondo veneziano Venise

My birthday






 Ecco qui una poesia che ho scritto un'eternità fà quando avevo ancora intatte ingenuità, fiducia, speranza, voglia di vivere, sicurezze e tanto altro ancora, quando i giorni già dal mattino avevano aspettative e felicità, quando le notti non erano ore sprecate, quando il sole c'era sempre anche quando pioveva....

  Ho visto il sole tramontare dietro una duna e insanguinare
  con i suoi raggi la sabbia.

  Ho visto negli occhi di un bimbo biondo e dalla pelle scura
  i segni della fame.

  Ho visto un cavallo morto che dava la vita
  ad altri animali.

  Ho visto il mare diventare inchiostro, muggire in montagne
  di schiuma e poi calmarsi e placarsi come un dio appagato.

  Ho visto un cammello scheletrico che faceva ombra
  ad un bimbo ancora più scheletrico di lui.

  Ho visto un uomo disteso fra le radici di un albero
  sognare un paradiso nella mente.

  Ho visto un uomo uccidere un animale e
  la chiamavano corrida.

  Ho visto la luna più grossa in un cielo di nero velluto.

  Ho visto un bimbo chiedere l'elemosina ed
  esserne orgoglioso.

  Ho visto la più bella bambina del mondo, era scalza, lacera,
  sporca e non era la mia.

  Ho visto la tomba di un maraja e mi sono sentita grande.

  Ho visto campi immensi di girasoli e non c'erano uomini.

  Ho camminato a piedi nudi sulla sabbia infuocata,
  sotto il sole bruciante e mi sono purificata.

  Ho camminato a piedi nudi sulla riva del mare,
  nell'acqua ghiacciata dell'Oceano e ho scoperto la purezza.

  Ho camminato tra l'erba fresca e il canto degli uccelli
  e ho scoperto la pace.

  Ho trascorso ore sveglia nel cuore della notte abbracciata
  all'amore e ho scoperto la felicità.

                                                                                               by Adriana

 

 uno dei pezzi da me preferiti! Un haiku che rispecchia molto di più i miei sentimenti del presente....
Petali rossi
cadono sul tavolo,
rosa sfogliata.
                                                                                                                        by Adriana
 

domenica 8 luglio 2012

Incontri ravvicinati...con animaletti!!

nuovo nato


Valdo

Rudy

rondinini in scuderia

lo scoiattolino di Hyde Park gradisce


non dare da mangiare agli uccelli...lo fanno da soli

lunedì 2 luglio 2012

la Dama di Elche

mi è tornata fra le mani una statuetta - souvenir comperata tanti anni fa in una cittadina della Spagna, appunto Elche, si trova nella provincia di Alicante, ed è, praticamente, una grande distesa di palme integrata nell'ambiente urbano della ciià stessa. È il palmeto più grande d'Europa, superato nel mondo solo da alcuni palmeti arabi. Il Palmeral contiene più di mezzo milione di esemplari.
Si crede che sia stato piantato dai Cartaginesi, che trovarono in queste terre della Spagna orientale un ambiente propizio a questa coltivazione. I Romani, arrivati in seguito, seppero conservarlo e curarlo.
E' uno spettacolo visitarlo, ma la città ha un motivo in più ad essere conosciuta, piuttosto poco però.

Alcazar de la Signoria



Qui, fu ritrovata nelle campagne nel 1897, una statuetta raffigurante una donna , la scultura è di provenienza incerta, si crede (ancora oggi nella basilica di santa Maria, il 14 e 15 agosto, si celebra una Fiesta con la sacra rappresentazione detta Misteri de Elx  eseguita da soli uomini e bambini del coro di voci bianche) sia una divinità di Taesso, una città scomparsa nel 500 a.c.che si crede fosse una colonia di Atlantide ubicata vicino a Cadice.
L'acconciatura sarebbe quindi di influenza atlantidea...affascinate vero?
Adesso la statua , dopo essere stata al Louvre è tornata a Madrid.

Appariva anche sulle pesetas