Se ne va uno dei personaggi più simpatici e gioiosi dello sport italiano. Marco Simoncelli, che il 20 gennaio prossimo avrebbe compiuto 25 anni, già campione mondiale delle 250. SupeSic, come era conosciuto nel paddock, era nato a Cattolica nel 1987. Sin da piccolo dà l'impressione di vere la moto nel sangue: comincia a correre a 7 anni con le minimoto nella sua città, e già nel 2002 è campione europeo classe 125.
Non ci sono parole per una morte inutile.
Ciao Adriana hai ragione e una morte assurda, di un crudele destino hai avuto la mia stessa idea tu sei sta più veloce,io appassionato moto ciclista e praticante fino a cinquantanni, mi sembra quasi impossibile che sia successo,
RispondiEliminacondivido il dolore della sua famiglia,
invito tutti ad una preghiera,
ciao cara Adriana buona domenica
Non ci sono parole,ma questo è uno di quegli sport dove la morte è da mettere in conto....purtroppo....
RispondiEliminaCiao Adry, ho visto l'incidente alla televisione e mi sono venuti i brividi alla schiena. Purtroppo, condivido quanto dice Franz, sono i rischi del mestiere e nelle competizioni di qualsiasi tipo dove regna la velocità, il rischio di morire esiste sempre. F1, motociclismo, sci, bob, salto dal trampolino, paracadutismo ecc.ecc. hanno ogni tanto il loro morto.
RispondiEliminaPenso comunque che tutti, sportivi o no, siano colpiti dalla giovinezza di Marco. A presto.
Ciao "SUPER SIC"
RispondiEliminaè veramente una tristezza.. ci sono rimasta veramente male.. non lo seguivo perchè non mi piace molto questo tipo di sport ma lui mi era molto simpatico.. esprimeva gioia di vivere, mi dava allegria quando lo vedevo nei vari programmi.
RispondiEliminaPurtroppo questo sport contiene questo rischio.
A presto...Sibilla
Fa molta pena veder morire un ragazzo così giovane, e compiango davvero quei poveri genitori, ma intanto in Turchia ci sono centinaia di morti che non fanno notizia. Questo è il mondo che ci ritroviamo.
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