In una note cupa
piena di vento
il sole squarciò le tenebre,
l'opalescenza dei raggi lunari
scomparve
in un carosello di suoni,
così densi e forti
da parer colori,
scrosci di lacrime tristi
cadevano
formando aquitrini qua e là
e in essi lunghe felci
sferzavano l'aria come fruste,
inseguendo chissà quali
miseri insetti,
ormai uccisi da tempo,
odori penetranti
abitavano su tutto
ed in fondo ad viottolo,
dove ai lati
alberi si piegavano
a riverire la terra,
una luce apparve e salì
a poco a poco
verso il tetto del mondo,
ogni cosa prese una tonalità
lattiginosa e senza contorni,
sfumata da mille riflessi
e così
fu mattino !
by Adriana
molto bella Adry
RispondiEliminaBrava Adry, non ti conoscevo scrittrice in versi!
RispondiEliminaP.S. Con la foto che hai pubblicato, mi hai fato respirare un po' di "casa nostra..."
Cara Adriana di te scopriamo sempre qualcosa di nuovo...
RispondiEliminaMolto bella! ciao e buona notte amica.
Tomaso
grazie a tutti...i complimenti fanno sempre piacere
RispondiEliminaTutti i miei complimenti per questo testo. Hai preso spunto dalla tempesta che si è abbattuta su Venezia? In ogni caso la avresti descritta superbamente bene, chiudendo poi con quel raggio di speranza. Buonanotte.
RispondiEliminano, è una cosa che ho scritto anni fa e descrive una tempesta, ma dell'anima.
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