I PASTORI
Settembre, andiamo. E' tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all'Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d'acqua natía rimanga ne' cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d'avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente conosce il tremolar della marina! Ora lungh'esso il litoral cammina la greggia. Senza mutamento è l'aria. il sole imbionda sì la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquío, calpestío, dolci romori. Ah perché non son io cò miei pastori? Gabriele D' Annunzio
Cara Adriana è proprio vero che settembre iniziano i grandi spostamenti di molti animali.
RispondiEliminaCiao e buona giornata. Non mancare tra qualche giorno da me una festa!?!?!?
Tomaso
A me invece settembre è sempre piaciuto perchè fa ritrovare se stessi. "Settembre è il mese del ripensamento..." cantava Guccini.
RispondiEliminaCiao1 C'è un regalo per te da me.
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