Il mio viso

riflesso nello specchio
è il passato

Informazioni personali

sabato 6 ottobre 2012

Il venditore di bolle di sapone



 Questa mattina camminando in centro ho visto un gruppo di bambini che col nasino in su rincorrevano delle bolle color arcobaleno che galleggiavano nell'aria : era arrivato il venditore di bolle di sapone!
Che magia! I bambini erano molto eccitati e divertiti e io sono tornata indietro nel tempo della mia fanciullezza quando sognare sulle ali delle bolle era naturale e facile e il mondo attraverso loro si vedeva in un modo magico.
Certo allora non c'erano marchingegni per costruirle, non c'erano strumenti per farle a ripetizione, bisognava costruirle una alla volta.
Munita di bicchiere di acqua saponata, dopo molte preghiere alla mamma, una cannuccia e vai...soffiavi, soffiavi e prima un po' di acqua dal sapore disgustoso finiva in gola poi una piccola, piccolissima bolla spuntava e...scoppiava subito.
Quante prove, quanti soffi, quanta acqua inghiottita prima di riuscire a fare una bolla degna di questo nome, una bolla che galleggiava nell'aria e che rubava i colori all'arcobaleno e io ad inseguirla sperando di vederla allontanarsi senza scoppiare, come un sogno trasformato in realtà!
Ma ahimè, prima o poi le bolle scoppiano sempre come la realtà ha il sopravvento sulla fantasia.
Ho anche scoperto che ci sono tanti riferimenti alle bolle di sapone...eccone alcuni
una poesia di Trilussa
Bolla di Sapone
Trilussa
  
Lo sai ched’è la bolla di sapone?
L’astuccio trasparente d’un sospiro.
Escita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe fasse cunnolà come se sia
dall’aria stessa che la porta via.
  
Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quella palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la roba che ciaveva intorno,
j’agnede incontro e la chiamò: “Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!
  
Er celo, er mare, l’aberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccia e sfavilla.”
  
La Bolla de Sapone je rispose :
“So bella, sì, ma duro troppo poco.
La mia vita, che nasce per un gioco
come la maggior parte delle cose,
sta chiusa in una goccia…Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.”
 

canzoni ce ne sono tante...dallo Zecchino d'oro a Mina

 
 

7 commenti:

  1. Quanti ricordi mi ha portato questo tuo post cara Adriana, le bolle di sapone fanno divertire tutti!
    Grandi e piccini ed è un gioco che con pochi spiccioli tutti i bambine possono averlo.
    Ciao e buona domenica cara amica, un abbraccio.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. E sì cara Adriana le bolle di sapone rievocano tanti ricordi,
    più tipi di sapone si poteva avere e più colorate venivano
    ciao buona serata.

    RispondiElimina
  3. Eh sì, si facevano con l'acqua saponata,,,Gioco semplice del tempo che fu, ma è ancora attuale, anche se un pò più tecnologico.

    RispondiElimina
  4. Evanescenti ed effimere, le bolle di sapone.
    Anch'io da bambina usavo il tuo metodo per crearle.
    Fanno sognare e nello stesso tempo riportano alla realtà.

    Buona serata, cara Adriana.

    RispondiElimina
  5. Bellissimo questo post, Adriana. Come te, anch'io sono tornato bambino ed hai ragione non c'erano i cerchietti da soffiare dentro e con i quali non sbagli mai. Una cannuccia da bibita e giù gare a chi faceva la bolla più grande. E poi i riflessi che prendevano alla luce del sole prima di scoppiare. Oggi purtroppo le bolle di sapone le usano i nostri politici per incantarci. Buona settimana.

    RispondiElimina

coccole...