Poi a poco "dove c'era l'erba cresce il cemento" (come dice Celentano) e mentre anch'io crescevo il "quartiere" (chiamiamolo così) incominciava ad avvicinarsi al centro città, i palazzi aumentavano, le gente anche, ma continuava ad avere un "sentore" di periferia.
Poi mi sono sposata e sono rimasta nei dintorni (ho viaggiato parecchio, ma in quanto al "nido" non mi sono mossa molto!), intanto era stato costruito il nuovo stadio ( quello di adesso è il 2° nuovo stadio ricostruito per i bianco-neri al posto del 1°) e la zona era diventata piuttosto popolata, ma continuava a mantenere una sua atmosfera di periferia tranquilla e non tanto caotica.
questa è la zona anni '50 |
Negli anni recenti a poco a poco sta mutando tutto , la città sta diventando multi-etnica e qui si vede forse più che altrove....ma non ve la faccio tanto lunga, vi voglio parlare solo della piazza su cui si affaccia la mia via e delle attività che via via si sono create.
Il primo è stato il "kebabaro Gimmi" (nome di fantasia con cui si fa chiamare perchè il suo è impronunciabile...almeno per noi poveri italiani), è egiziano ed è ormai tanto tempo che lo conosco che mi saluta sempre con un bel ciao.
Il suo locale è la tipica "bettola" però etnica : lucine di Natale tutto l'anno, tavolini zoppicanti, igiene un po' sui limiti, tovaglie di carta, ma il piatto kebab (da lui si chiama così) con annessi e connessi (di tutto) è una botta allo stomaco non indifferente.
La sua clientela è piuttosto scelta, nel senso che non è molto frequentato da stranieri e alla sera chiude presto.
Un pettegolezzo... l'amministratore del condominio in cui è situato questo locale ha dovuto diffidarlo, non perchè non pagasse l'affitto, ma perchè usava lavare i pavimenti gettando secchi d'acqua e allagando così il cortile !!
Ha cercato di insegnarmi a fare i panini come li fa lui, ma non sono mai riuscita a farli e in più fa un caffè da fare invidia a chiunque, parla del suo paese senza nostalgia ed ormai si è integrato.
Questo locale è stato il primo cambiamento della zona, ma non è rimasto il solo...poi è arrivato il call center-trasporto denaro...ma questa è un'altra storia....
Ciao Adriana anche nei piccoli paesi ormai si vedono negozi multi etnici la globalizzazione
RispondiEliminaci a portato questo.
buona serata
Un po' l'idea mi piace e un po' no. Qui nella mia piccola isola siamo lontani anni-luce dalla realtà che racconti.
RispondiEliminaCredo cara Adriana che quanto racconti sia quasi normale,
RispondiEliminaqui da noi in Svizzera è già da molti anni che questi negozi sia di oggetti e anche di alimentari e più ristoranti esistono direi da oltre 20'anni, forse è perché la cittadina è dove c è l'aeroporto internazionale di Zurigo.
Immagina su 23000 abitanti siamo di oltre 24 nazioni, per questo ci sono tante attività straniere.
Ciao e buona giornata cara amica.
Tomaso
Ciao. Il mio "kebabbaro" di fiducia è in fondo a Via Po, quasi Piazza Vittorio. Pare pulito ed il suo cibo buono. Non ho ancora consultato i succhi gastrici, ma per ora non ho avuto problemi. Ciao!
RispondiEliminaconosco quel kebabaro, anche perchè a me piace la cucina etnica, ma qui nel mio quartiere è più degrado che altro.
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