Ripropongo una fiaba di Natale "vera" che ho già proposto alcuni anni fa e che mi è restata nel cuore....
come
ho avuto modo di dire quando i bimbi erano piccoli mi piaceva
raccontare loro delle storie prima di dormire, mi piaceva vederli nei
loro lettini coi pupazzi preferiti (sempre fatti da me e in ordine :
pinguino per la femmina e l'omino a righe per il maschio) e mai che si
siano addormentati prima della fine del racconto.
Però
mi piaceva anche inventare delle favole ed arrivammo a scriverne a due
mani (io e lei) per non dimenticarle, perchè sono state raccontate
innumerevoli volte, ma sempre dovevavo essere uguali.
Oggi mi è tornato in mente il nostro cagnolino ed ecco la favola-realtà dedicata a lui.
RUDYNO , IL CANE PICCOLINO
Era da poco passato Natale, le strade erano ancora coperte dalla neve che ormai sporca dava un aspetto un po' triste al mondo.
Una
bambina ed un bambino, tutti infagottati di sciarpe, cappelli e guanti,
tornavano a casa dopo un'accesa battaglia di palle di neve che aveva
visto non pochi feriti!
Coi visetti rossi dal freddo e la bocca aperta dal riso, passarono vicino ad un cassonetto delle immondizie.
"Senti, senti...senti anche tu questo lamento?" "Si, ma da dove viene?" "Dal cassonetto" "Proviamo ad aprire?"
Immaginando di trovare chissà quale mistero si avvicinarono, la bambina più grande e decisa, aprì.
Oh,
in mezzo alla spazzatura, in una scatola di cartone, c'era un batufolo
bianco e marrone che si lamentava, un piccolo cucciolo di cane buttato
via come una scarpa vecchia.
La bambina lo tirò su e lui le si accoccolò contro tremante di freddo.
Lo accarezzarono e poi uno sguardo che passò veloce tra di loro, decisero di portarlo a casa.
"Ce
lo faranno tenere? disse il bimbo un po' incerto. "E' solo, piccolo,
infreddolito e forse affamato, vedrai farà pena anche a loro" rispose
decisa e sicura la bambina.
E così si presentarono alla porta di casa con quel batufolo di pelo.
La storia finisce qui?
No,
il batufolo di pelo venne scaldato, nutrito e coccolato. Gli fu messo
un nome famoso Rudolf (come l'idolo della bambina il ballerino Rudolf
Nureyev), ma da tutti fu sempre chiamato Rudy.
Sono
passati dieci anni, i bambini sono cresciuti, tante cose sono successe,
ma lui, Rudy è ancora qui, a farci le feste e a darci il suo affetto, è
cresciuto un po', non tanto, ma è sempre giocherellone ed allegro come
quando era piccolo.
Qui finiva la
storia , ma la realtà no, Rudy da ormai due anni non c'è più, è vissuto
fino a 15 anni e nel momento in cui era praticamente diventato il "mio"
cane dandomi affetto e presenza se n'è andato con un ultimo sguardo e
una leccata sulla mano...non pare vero ma mi manca, ci manca.
L'amore che Rudy vi ha lasciato è immenso, cercatelo nel vostro cuore!
RispondiEliminaTi auguro tanta serenità e buone feste.
Xavier
ciao Adry, bella storia, pena di sentimenti, i pelosetti lasciano sempre il segno nel nostro cuore anche quando non ci sono piu' ,ci fanno compagnia nel ricordo, ciao grazie, buone feste, a presto rosa, baci.)
RispondiEliminaContinuerai ad amare Rudy...perchè ti ha dato tanto.
RispondiEliminaCiao Adry. Vedi, vuoi fare la dura e insensibile, ma poi lo so che sei tenera!!
RispondiEliminaBuon Natale e... prenditi un nuovo cagnolino, vedrai che saprà farsi amare.