Lo conosciamo, credo, quasi tutti, ma non tanto per le poesie, ma per un libro...
Capel bruno: alta fronte; occhio loquace:
Naso non grande e non soverchio umile:
Tonda la gota e di color vivace:
Stretto labbro e vermiglio: e bocca esile:
Lingua or spedita or tarda, e non mai vile,
Che il ver favella apertamente, o tace.
Giovin d'anni e di senno; non audace:
Duro di modi, ma di cor gentile.
La gloria amo e le selve e il biondo iddio:
Spregio, non odio mai: m'attristo spesso:
Buono al buon, buono al tristo, a me sol rio.
A l'ira presto, e più presto al perdono:
Poco noto ad altrui, poco a me stesso:
Gli uomini e gli anni mi diran chi sono.
Naso non grande e non soverchio umile:
Tonda la gota e di color vivace:
Stretto labbro e vermiglio: e bocca esile:
Lingua or spedita or tarda, e non mai vile,
Che il ver favella apertamente, o tace.
Giovin d'anni e di senno; non audace:
Duro di modi, ma di cor gentile.
La gloria amo e le selve e il biondo iddio:
Spregio, non odio mai: m'attristo spesso:
Buono al buon, buono al tristo, a me sol rio.
A l'ira presto, e più presto al perdono:
Poco noto ad altrui, poco a me stesso:
Gli uomini e gli anni mi diran chi sono.
ecco per aiutarvi...una fotografia ...giovanile!!
Si tratta di Alessandro Manzoni, la poesia è "Ritratto di se stesso"
RispondiEliminaUn abbraccio :)
Dal quadro direi anche io che si tratta di Manzoni, ma non conosco il titolo della poesia!
RispondiEliminaUn abbraccio
Ciao Adry, tutto bene?? Anche io come le amiche dico Manzoni, decisamente. Un abbraccio e buona settimana. NI
RispondiEliminama siete bravissimi....pensavo fosse un po' più difficile
RispondiEliminaA occhio e croce dovrebbe essere "Ritratto di se stesso" di Manzoni!
RispondiEliminaUn abbraccio
Mary