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sabato 24 maggio 2014

Una parte difficile....

mi è capitato di vedere un film del 1980    che è passato in tv, American Gigolò...storia (forse una delle prime ) in cui non si parla di "cattive ragazze", ma di un "cattivo ragazzo"

 

Inizialmente la parte di Julian Kay fu assegnata a Christopher Reeve  che però declinò la parte nonostante gli fosse offerto circa un milione di dollari poi fu proposta a john Travolta, che rifiutò. Così la parte del protagonista venne assegnata definitivamente a  Richard Gere, un più che splendido "gigolo".
Secondo il Vocabolario Garzanti è un termine francese venuto in uso anche in Italia e specificatamente significa : " giovane che si fa mantenere da amanti più anziane di lui | uomo che si prostituisce"
Esiste anche il termine femminile gigolette -  "ragazza libera rispetto ai costumi sessuali e che, occasionalmente, si prostituisce | ragazza che frequenta gli ambienti della malavita".

Perchè questa distinzione?

 Non è una novità: nella Grecia classica, ad esempio, si conosceva già la prostituzione maschile, e a Roma essa fu addirittura tassata sotto il regno di Augusto.
 La prostituzione eterosessuale maschile è dunque sempre esistita, ma è sempre stato un fenomeno piuttosto marginale, poco visibile. Ancora oggi non vi sono molti studi scientifici sull’argomento e per questo è difficile capire quanto sia realmente diffuso il fenomeno.
 In passato le donne sono spesso ricorse a questi accompagnatori a pagamento: il gigolò ad esempio (termine che viene dal francese, con il significato etimologico di ‘ballerino’) era più che altro un mantenuto, un uomo con il quale una donna allacciava una relazione duratura, durante la quale le prestazioni sessuali di lui venivano ricambiate con costosi regali, anche in denaro, di lei.
 La prostituzione maschile eterosessuale è molto comune fra gli spogliarellisti: dopo lo spettacolo, molti di loro si accompagnano alle clienti. Luoghi di incontro con questi gigolò possono essere discoteche, bar, pub, saune, alberghi, ma anche case private. L’avvento di internet ha naturalmente facilitato la ricerca di questi contatti attraverso social network, blog, forum ecc.

Ma allora perchè è diverso per le donne??

Comunque questa è una delle scene che preferisco...




4 commenti:

  1. Ciao Adriana, sono d'accordo con te non vedo la differenza la prostituzione e sempre prostituzione sia femminile che maschile.
    un caro saluto.

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  2. Ciao Adriana, che cara. GRAZIE del tuo passaggio al mio blog. Ti lascio qui l'indirizzo mail per inviarmi la foto del tuo orsetto se desideri. Ecco, me lo mandi per allegato. GRAZIE
    bearbyni@gmail.com
    Buona domenica. Un abbraccio. ;) NI

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  3. La risposta della diversità esiste,esiste nel modo e nel trattamento e soprattutto nella clientela,Cosa cerca un uomo in una prostituta e cosa cerca una donna?Già solo la risposta a questa domanda circoscrive la differenza.Poi si sa la prostituzione è tale e differenza non dovrebbe esserci,ma anche lì esistono differenze di genere.
    Ciao

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coccole...