Il girasole non è altro che la pianta del Tarassaco ( taraxacum officinale)…
“II tarassaco è il notissimo fiore giallo dei prati, i cui frutti formano il soffione con cui si divertono i bambini. I frutti sono dotati di una corona di peli (pappo), inserita su un lungo peduncolo, che poi diffonde i frutti con il vento come un paracadute.
Le foglie di tarassaco costituiscono una popolare insalata primaverile. Hanno un gradevolissimo sapore amaro aromatico e si mangiano sia da sole che insieme con crescione e altre erbe primaverili.
Il tarassaco presenta varie proprietà farmacologiche, grazie alle sostanze amare che lo compongono : tarassicina e inulina, molto note quelle di diuretico.
Il tarassaco cresce spontaneamente nelle zone di pianura e in alcuni casi con carattere infestante. È una pianta tipica del clima temperato e, anche se per crescere non ha bisogno di terreni e di esposizioni particolari, predilige maggiormente gli spazi aperti, soleggiati o a mezzombra. In Italia cresce dovunque e lo si può trovare facilmente nei prati, lungo i sentieri e ai bordi delle strade e anche (visto io) negli spartitraffico delle città!!
In Piemonte, dove viene chiamato "girasole", è tradizione consumarlo con uova sode durante le scampagnate di Pasquetta.
Anche i petali dei fiori possono contribuire a dare sapore e colore a insalate miste. I boccioli sono apprezzabili se preparati sott'olio. I fiori si possono preparare in pastella e quindi friggere. Le tenere rosette basali si possono consumare con soddisfazione sia lessate e quindi condite con olio extravergine di oliva, sia saltate in padella con aglio.
Anche i petali dei fiori possono contribuire a dare sapore e colore a insalate miste. I boccioli sono apprezzabili se preparati sott'olio. I fiori si possono preparare in pastella e quindi friggere. Le tenere rosette basali si possono consumare con soddisfazione sia lessate e quindi condite con olio extravergine di oliva, sia saltate in padella con aglio.
In molte regioni medioeuropee veniva preparata la marmellata di fiori di tarassaco (questo non lo sapevo).
Con le radici tostate di tarassaco si può preparare un surrogato del caffè che ne mantiene in certa misura il gusto e le proprietà digestive.
Lo sto prendendo in gocce con carciofo e cardo mariano... Me lo dà il medico ogni cambio di stagione. Ma senza risultati evidenti.
RispondiEliminaDolce notte cara Adriana.
Cara Adriana, rieccomi di nuovo! Non so fino quando ma per ora ci sono...
RispondiEliminaBuona notte cara amica.
Tomaso
Notizie che non conoscevo, Adry.
RispondiEliminaGrazie!
Quanta ne ho mangiata...e raccolta da bambino!...Oggi con l'inquinamento che c'è...non sò...
RispondiEliminaCiao Adry. Buona giornata
Da appassionata di botanica anche a me sono note tutte le proprietà e gli usi culinari del tarassaco che, pensa un po', da noi viene chiamato "piscialetto" eh eh.
RispondiEliminaIO lo conosco come "butùn d'or" (nel nostro dialetto) e tutte queste virtù terapeutiche e alimentari le conoscevo a metà.
RispondiEliminaTutto subito ho pensato al girasole classico, quello da cui si estrae l'olio di semi, e che deve il suo nome proprio alla capacità che ha di orientarsi sempre verso il sole...
Ciao, buona serata.
Adesso i girasoli vengono venduti quasi a peso d'oro come "insalatina primaverile", come cambiano i tempi!
RispondiEliminaQuando ero piccola ,con mia madre andavamo nei prati vicino casa a raccoglierlo ,e lo mangiavamo anche noi con le uova .Quì lo chiamano , Löwenzahn - dente di leone ,in gergo popolare. Io bevo il Tee ,serve per una buona digestione,
RispondiEliminaQuando lo trovo al mercato lo compero sempre.Ciao e buona domenica Bianca
Una conoscenza che prima non avevo in modo così approfondito, ma che rimane teorica.
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