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- adriana
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mercoledì 23 novembre 2011
Antichi mestieri : le mondine
"Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
pochi soldi in la cassetta
e i debit da pagar..."
Questo era il canto delle mondine...
La novità consistette nel fatto che queste lavoratrici agricole si presentavano nel mercato del lavoro come soggetti autonomi, che percepivano un salario individuale e, poiché in alcuni casi dovevano anche allontanarsi da casa, nei loro confronti si dovettero allentare i controlli, anche se a questa parziale indipendenza corrispondeva una situazione di forte precarietà. La loro presenza risultava estremamente vantaggiosa per i datori di lavoro, poiché venivano pagate meno degli uomini: esse, infatti, avevano una giornata lavorativa che veniva pagata meno e durava un’ora in più.
Una attività bracciantile svolta pressoché in via esclusiva da donne (il 75% degli occupati), poiché non richiedeva forza fisica, aveva per oggetto la monda del riso. Lavoro in realtà estremamente duro - poiché svolto, per molte ore consecutive, con la schiena curva e le gambe immerse in acque melmose e malsane - e diffuso nelle campagne del Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, fino alla metà del Novecento.
Per fare le mondine molte giovani donne partivano da casa per stabilirsi in un altro luogo. L’attività si svolgeva per 40 giorni all’anno, alla fine della primavera: nel mese di maggio le mondine stavano immerse nell’acqua fino al ginocchio, con le braccia e le mani bagnate, soffrendo il freddo; nei mesi di giugno e luglio dovevano sopportare un caldo eccessivo ed i miasmi, gli insetti e i vermi. Caldo e freddo, posizioni che creavano indolenzimento, gambe macerate dal bagno prolungato, febbri malariche, alimentazione deficitaria, abitazioni povere rendevano le risaiole precocemente vecchie e deperite.
Aldo Bongorzoni - olio su tela 1948
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Quando mi soffermo su queste cose penso davvero a quanto sono stata fortunata a nascere in questa parte di mondo e in questa epoca.
RispondiEliminaP.S.: Se ritorni sul mio post dei corbezzoli, trovi (quasi) tutto sul copyright.
Buona serata! :)
Il film è uno dei preferiti di mia moglie e del sottoscritto. Silvana Mangano recita in un modo strepitoso. Guardandolo si realizza veramente quale era la situazione delle mondine, come del resto appare dal testo che hai pubblicato. Ciao e buonanotte.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLa mia mamma l'ha fatto anni fa e ne parla sempre con orgoglio, ricorda il periodo con un misto di nostalgia e di lavoro duro, e purtroppo tanti dolori alle osa di oggi, sono un regalo di quei giorni, ciao. Pandora
RispondiEliminaops ossa, una esse è rimasta impigliata nelle maglie di qs rete vrtuale :p ma io correggo, odio l'italiano ortograficamente scorretto, maledetta perfezionista che non sono altro :D
RispondiEliminaUn lavoro faticoso ma molto prezioso, buona serata e grazie per la tua eccellente recensione
RispondiElimina@ Dona -meno male che le cose sono cambiate, però questi obbligati allontanamenti da casa hanno anche permesso alle donne di liberarsi un po' dal controllo famigliare e maschilista, non credi? Certamente pagato molto pesantemente.
RispondiElimina- Elio -è un bel film che si aggiunge ai tanti di quell'epoca.
- Pandora - Simo - grazie della visita , una cosa molto lontana dal vostro tempo!
Con tutti quegli ammonimenti sul copyright spero di non averti fatto passare la voglia di pubblicare... ;)
RispondiEliminaCiao Adry.
@ Dona - in effetti sono un po' in crisi per quello che non sapevo sul copyright, ma mi riprenderò
RispondiEliminaMi è venuta voglia di vedere il film!
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