Il mio viso

riflesso nello specchio
è il passato

Informazioni personali

mercoledì 16 ottobre 2013

Indovina - libro...

questo libro ha delle particolarità : innanzi tutto non ha un inizio, ma diversi, si apre su pag. 7 scritta in rosso poi passa a pag. 22 scritta in verde...

         OTAIRAUQITNA
Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall'interno del locale in penombra.
Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro  macchiato di pioggia dall'altro lato della strada.
D'improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo i campanellini d'ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po' prima che si rimettesse tranquillo.
Causa di questo scompiglio era un ragazzino piccolo e grassoccio, di forse dieci, undici anni. I capelli scuri gli ricadevano bagnati sul viso. il cappotto era molle di pioggia e tutto gocciolante, sul fianco pendente da una cinghia a tracolla, portava una cartella di scuola.
Era piuttosto pallido e senza fiato, ma in contrasto con l'affanno che lo aveva condotto fin lì, ora se ne stava sulla porta, immobile, come se avesse messo le radici.
Davanti a lui si apriva una stanza lunga e stretta che si perdeva verso il fondo in penombra. Alle pareti c'erano scaffali che arrivavano fino al soffitto, zeppi di libri di ogni formato e dimensione.

A quell'ora, tutti gli animali che vivevano nel Bosco frusciante si erano già rintanati.
Era mezzanotte e nelle cime svettanti dei giganteschi alberi centenari rumoreggiava un vento di tempesta. I tronchi, larghi come torri, gemevano e scricchiolavano.
D'un tratto un debolissimo bagliore di luce guizzò rapido a zig-zag nel sottobosco, si arrestò tremante qui e là, volò in alto, andò a posarsi su di un ramo e poi balzò via di nuovo in gran fretta. Era una sfera luminosa della grandezza di una palla per bambini e avanzava a grandi salti, ogni tanto toccava anche terra...
Era un Fuoco Fatuo. E aveva perduto la strada.....

Atreiu galoppava verso nord, sempre verso nord. Concedeva a se stesso e al suo cavallo soltanto le pause strettamente necessarie per dormire e mangiare. Cavalcava di giorno e di notte, sotto il sole cocente e sotto  la pioggia, fra tempeste e temporali. Non si accorgeva più di nulla e non domandava più nulla a nessuno....




3 commenti:

  1. il libro non l'ho letto ma credo sia La storia infinita ... Atreiu
    non so le volte che l'ho visto e lo riguardo ogni volta che passa in tv
    buona serata ...
    giusi_g

    RispondiElimina
  2. Il fantasy più bello in assoluto: La storia infinita di Michael Ende :)
    un saluto
    Xavier

    RispondiElimina
  3. Una favola spettacolare, che credo sia quella fatta pure sigli schermi dei cinema una decina di anni fa!!!
    Buon pomeriggio cara Adriana, con un abbraccio forte.
    Tomaso

    RispondiElimina

coccole...