Il mio viso

riflesso nello specchio
è il passato

Informazioni personali

mercoledì 28 maggio 2014

Banksy HD

 



Certamente non si devono imbrattare i muri...ma al di là del fatto che lo fa in luoghi già degradati, lo trovo molto geniale!!

willy coyote cattura beep-beep!!!

 





Finalmente dopo 30 anni che aspettavamo questo finale...è successo...però finirebbe anche il divertimento o no ?

sabato 24 maggio 2014

Una parte difficile....

mi è capitato di vedere un film del 1980    che è passato in tv, American Gigolò...storia (forse una delle prime ) in cui non si parla di "cattive ragazze", ma di un "cattivo ragazzo"

 

Inizialmente la parte di Julian Kay fu assegnata a Christopher Reeve  che però declinò la parte nonostante gli fosse offerto circa un milione di dollari poi fu proposta a john Travolta, che rifiutò. Così la parte del protagonista venne assegnata definitivamente a  Richard Gere, un più che splendido "gigolo".
Secondo il Vocabolario Garzanti è un termine francese venuto in uso anche in Italia e specificatamente significa : " giovane che si fa mantenere da amanti più anziane di lui | uomo che si prostituisce"
Esiste anche il termine femminile gigolette -  "ragazza libera rispetto ai costumi sessuali e che, occasionalmente, si prostituisce | ragazza che frequenta gli ambienti della malavita".

Perchè questa distinzione?

 Non è una novità: nella Grecia classica, ad esempio, si conosceva già la prostituzione maschile, e a Roma essa fu addirittura tassata sotto il regno di Augusto.
 La prostituzione eterosessuale maschile è dunque sempre esistita, ma è sempre stato un fenomeno piuttosto marginale, poco visibile. Ancora oggi non vi sono molti studi scientifici sull’argomento e per questo è difficile capire quanto sia realmente diffuso il fenomeno.
 In passato le donne sono spesso ricorse a questi accompagnatori a pagamento: il gigolò ad esempio (termine che viene dal francese, con il significato etimologico di ‘ballerino’) era più che altro un mantenuto, un uomo con il quale una donna allacciava una relazione duratura, durante la quale le prestazioni sessuali di lui venivano ricambiate con costosi regali, anche in denaro, di lei.
 La prostituzione maschile eterosessuale è molto comune fra gli spogliarellisti: dopo lo spettacolo, molti di loro si accompagnano alle clienti. Luoghi di incontro con questi gigolò possono essere discoteche, bar, pub, saune, alberghi, ma anche case private. L’avvento di internet ha naturalmente facilitato la ricerca di questi contatti attraverso social network, blog, forum ecc.

Ma allora perchè è diverso per le donne??

Comunque questa è una delle scene che preferisco...




lunedì 19 maggio 2014

il cubo di Rubik

 

Sono  40 anni che un professore di architettura ungherese, Erno Rubik, inventò uno dei rompicapi più famosi del Mondo, appunto il cubo di Rubik.
Il gioco consiste nel riordinare le facce colorate del cubo in modo che su ognuna ci sia un solo colore: ebbe il suo momento di massimo successo negli anni Ottanta, ma ancora oggi continua a essere abbastanza popolare e usato per sfide a cronometro.
Nel 1974 Rubik insegnava design degli interni presso l’Accademia di arti applicate di Budapest e mentre stava preparando una lezione gli venne in mente il meccanismo del cubo.,voleva creare un sistema che permettesse di muovere sezioni indipendenti di un cubo, senza doverlo per forza smontare e rimontare ogni volta. Trovò la soluzione realizzando un cubo le cui facce erano formate da sezioni diverse, agganciate al centro da un meccanismo interno, che potevano essere mischiate tra loro. Solo quando scompose il cubo la prima volta e cercò poi di ricomporlo Rubik si rese conto di avere inventato un rompicapo.
 


Curiosità : il detentore dell’attuale record per la risoluzione più rapida del rompicapo è l’olandese Mats Valk, che ha risolto il cubo di Rubik in 5,55 secondi. 
 Ci sono altri detentori di record per alcune varianti sul tema per la soluzione del Cubo: con una mano sola (9,03 secondi); con i piedi (27,93 secondi); con una benda sugli occhi (23,80 secondi); con un robot (3,25 secondi). 

  

       

  


  

  

 

 




 


venerdì 16 maggio 2014

La canzone del mio ...innamoramento

Io mi fermo qui     - Dik Dik

Come un sasso che
l'acqua tira giù
io mi perdo nel blu
degli occhi tuoi

La mia libertà
non la voglio più
amo il bianco e tu
sei candida

Sì, io mi fermo qui
qui dove vivi tu
no più non cercherò
un altro nido ormai

Tu sei l'acqua dopo il fuoco non ti lascio più

Quel gabbiano che
si nasconde in me
più non volerà
in Africa

quando sto con te
sento dentro me
che tu abiti ormai
nell'anima

Sì, io mi fermo qui ...


 io...innamorata ...della Turchia





  la mia auto che però aveva i cofani gialli, all'interno il roll-bar perchè era appartenuta ad uno che faceva le corse, il cambio era terribile : la doppietta ci ho messo un lungo tempo per imparare a farla!

quartiere dove mi sono innamorata




...Tu quel giorno
hai raccolto nelle tue braccia
i miei desideri più nascosti,
le più enelate conquiste,
i più profondi sentimenti di una donna
e ne hai fatto un mazzo
donandomelo in un tuo bacio.

Tu, quel giorno,
un secolo, un attimo fa.

Tu, in quella sera,
in quell'alba, in quella notte.

Tu, fantasma di un sogno diventato realtà.  

                           by Adriana

mercoledì 14 maggio 2014

Una strana malattia....

- il cuore batte più forte, pare voglia uscire dal petto, il fiato manca, si fa quasi fatica a respirare, il viso si arrossa e le guance bruciano di calore, pare di avere "le farfalle che svolazzano nello stomaco".... un senso di euforia ci segue

- l'appetito diminuisce, anzi non ci pare proprio di avere bisogno di mangiare e...neppure di bere

- il mondo che ci circonda ha alterato i suoi colori : il verde è più verde, il rosso e l'azzurro sono più brillanti, i fiori profumano di più e la pioggia non è più triste

- camminiamo come se fossimo sospesi a qualche cm da terra,sorridiamo e siamo gentili con tutti, abbiamo un occhio di riguardo anche per coloro che ci sono antipatici e il sorriso che ci stampiamo in faccia è proprio da "ebete"

- i problemi non esistono più, le cose brutte non le vediamo neppure, nulla ci turba, tutto è risolvibile e i sogni continuano anche quando siamo svegli

- facciamo cose stupide senza nemmeno pensarci, diventiamo romantici e sdolcinati come se fosse la cosa più naturale

- però vogliamo essere rassicurati perchè abbiamo una paura tremenda che tutti questi sintomi spariscano...




penso abbiate capito tutti di che malattia si tratta....però mi piacerebbe tanto ammalarmi di nuovo!!

  





lunedì 12 maggio 2014

Vento...



Vento...
ha svestito i soffioni
e ha strappato brandelli di rosso
ai papaveri.

Vento...
ha ucciso 
le tenere foglie appena spuntate
e ha divelto i rami giovani
ammucchiandoli a terra
dove piedi ignoti li calpestano.

Vento...
le piccole corolle
sono stese a terra per ripararsi tra gli steli d'erba
e i minuscoli animaletti
si sono rifugiati nelle tane profonde.

Vento...
ha stracciato 
le nuvole come resti di bambagia
e ha scoperto un cielo di un azzurro inspiegabile.

Vento...
ha sollevato 
la terra facendola vorticare
creando un sipario marrone.

 

Vento...in città
ha strappato tende 
come brandelli di pelle 
attaccati qua e là.

Vento...
ha rubato cappelli e fazzoletti
ingentilendo con essi le siepi secche e gialle.

Vento...
che fa volare per le strade
cartacce, borse e sacchetti.

Vento...
che alza la polvere
facendo vorticare le foglie morte
e i resti della città morta.

Vento...
questo ho visto oggi!  

venerdì 9 maggio 2014

9-5-2008...........9-5-2014

ebbene si : compio 6 anni (anche se ne ho qualche decina in più..)

posso offrire?

Vorrei ripercorrere con voi questi lunghi anni...
Era il 2008 quando scrissi il primo post :

è il mio primo..blog

ma mi pareva bello scrivere qualcosa per aprirlo, anche se non so se lo leggerà mai qualcuno

Era nato  in un periodo piuttosto brutto, un periodo che durava da troppo tempo (anni travagliati che erano sfociati in una separazione) e da cui in qualche modo volevo uscire, lo usai a scopo terapeutico (come se ricominciassi a scrivere il diario dell'adolescenza).
Nacque con le compagne del knitting, il circolo della maglia...innizialmente erano loro le mie lettrici e i post erano quasi  tutti incentrati sui lavori a maglia che producevo...
poi a poco  a poco mi sono diversificata, ho allargato gli orizzonti spaziando tra il passato e i miei interessi e hobby, i lettori sono cambiati, ho perso tutte le knitters (non so come mai) e ho acquistato altri lettori (certo non molti, ma...buoni).
Gli anni sono passati con le loro gioie e dolori....

Il 2010 è stato forse l'anno più ricco di avvenimenti, nel bene ,ma anche nel male.

 Laurea in Giurisprudenza di mio figlio!
 











  

matrimonio di mia figlia 

 il 31 dicembre la mia mamma se n'è andata....

 

Inesorabili però gli anni hanno continuato a scorrere ...

2012 

incominciano a comparire i miei testi e i miei versi

....Gli occhi neri e lucenti, pieni di dolore e di maturità, di saggezza e d'inganno, di dolcezza e di crudeltà, di luce e di buio, di caldo e di freddo, di passato atavico e di un avvenire ancora da scoprire...eppure avrà poco più di quattro anni, occhi bambini e nello stesso tempo occhi vecchi, smaliziati, stanchi e dissillusi.
E la mano si tende mentre l'altra ruba, non c'è differenza tra il chiedere e il prendere, non c'è una soglia da non sorpassare.
L'unica cosa che un bambino così non vuole è la pietà.
Si, è meglio nascondersi, fuggire dopo aver preso, che ottenere per pietà, è l'umiliazione del diserredato la pietà!
Fuggire...correre...salire...scivolare...volare...lassù verso il sole che sta diventando arancio e poi rosso sempre più scuro, per poi stingersi, perdersi nella notte.
Ma proprio nel magico momento del rimescolio di tinte, i suoi raggi sfiorano, anzi pennellano le enormi statue monumentali, i sassi, macigni caduti e la pietra perde consistenza, sembra ammorbidirsi nella luce colorata. 

 

Il resto è storia recente .... però è sempre un ritorno al passato...chissà perchè


...
La vita non era molto cambiata : andavo a scuola, studiavo e giocavo nel verde attorno con le amichette che avevo. Del resto non c'era molto altro da fare, il quartiere era ancora in formazione , le strade erano poche e le attività ancora meno, a me non importava poi molto, ma per gli adulti doveva essere un po' difficile.
Si giocava a i "vecchi" giochi : saltare la corda, i quattro cantoni (alberi), alla "campana" (quella che si disegnava per terra con un gessetto...trafugato a scuola), mosca cieca, le belle statuine...insomma quando si poteva si era sempre fuori casa, senza paura di prendere il raffreddore, sbucciandoci le ginocchia nei vari "incidenti", e poi gli amici si andavano a chiamare a casa perchè mica c'era il telefono e magari la mamma (l'altra) ci dava pure merenda che era pane e marmellata, pane e burro, pane e ...qualcosa.
Non avevamo l'orologio, ma sapevamo quando era ora di rientrare, al limite la mamma ci urlava dalla finestra se eravamo in vista.
Quando faceva freddo freddo che non si poteva proprio stare fuori, allora il mio gioco preferito era...giocare alla maestra.
All'epoca le mie bambole ammontavano a 2, le sedevo davanti a me, preparavo loro piccoli quaderni con fogli di recupero, su cui scrivevo compiti e lezioni primariamente spiegati che poi correggevo diligentemente, facevo errori da correggere, disegnini e passavo le ore.
Poi...ho continuato a crescere ed ho iniziato le medie e un'altra vita mi si è aperta davanti...

E siamo arrivati qui...a voi lettori....

 



 

 

domenica 4 maggio 2014

un incontro ...prima del temporale

andando a passeggio per il Parco del Valentino si possono fare strani incontri...
Il primo è stato vicino ad un albero



... uno scoiattolo grigio (io odio quelli grigi) molto ben ambientato (infatti lo vedo spesso...direte :come fai a sapere che è lo stesso? è una mia sensazione...) mangiava arachidi salate dalle mani di una ragazzina e poi si isibiva a testa in gù sull'albero.

...poi c'era un frequentatore...molto silenzioso, seduto in disparte

e poi c'era un angioletto...che leggeva alle farfalle, a questo punto però c'è stato un tuono spaventoso che ha fatto scappare tutti in granfretta...ed ecco finalmente il temporale, era un po' che mancava ed ero davvero preoccupata!!!!!

sabato 3 maggio 2014

Continua la nostalgia...


Tous les garçons et les filles de mon âge
se promènent dans la rue deux par deux
tous les garçons et les filles de mon âge
savent bien ce que c'est d'être heureux
et les yeux dans les yeux et la main dans la main
ils s'en vont amoureux sans peur du lendemain
oui mais moi, je vais seule par les rues, l'âme en peine
oui mais moi, je vais seule, car personne ne m'aime

Mes jours comme mes nuits sont en tous points pareils
sans joies et pleins d'ennuis personne ne murmure "je t'aime"
à mon oreille

Tous les garçons et les filles de mon âge
font ensemble des projets d'avenir
tous les garçons et les filles de mon âge
savent très bien ce qu'aimer veut dire
et les yeux dans les yeux et la main dans la main
ils s'en vont amoureux sans peur du lendemain
oui mais moi, je vais seule par les rues, l'âme en peine
oui mais moi, je vais seule, car personne ne m'aime

Mes jours comme mes nuits sont en tous points pareils
sans joies et pleins d'ennuis oh! quand donc pour moi brillera le soleil?

Comme les garçons et les filles de mon âge connaîtrais-je
bientôt ce qu'est l'amour?
comme les garçons et les filles de mon âge je me
demande quand viendra le jour
où les yeux dans ses yeux et la main dans sa main
j'aurai le cœur heureux sans peur du lendemain
le jour où je n'aurai plus du tout l'âme en peine

le jour où moi aussi j'aurai quelqu'un qui m'aime



Tous le garcons e le fille      di Francoise Hardy


Tutti i ragazzi e le ragazze della mia età
passeggiano per strada in coppia
tutti i ragazzi e le ragazze della mia età
sanno che bisogna essere felici
e gli occhi negli occhi e le mani nelle mani
e passeggiano innamorati senza paura del domani
ma io, io cammino sola per strada, l'anima in pena
ma io, io cammino sola per strada, perchè nessuno mi ama


I miei giorni assomigliano alle mie notti
senza gioie e piene di noia nessuno che mi sussurri" ti amo"
al mio orecchio

Tutti i ragazzi e le ragazze della mia età
fanno insieme dei progetti per il futuro
tutti i ragazzi e le ragazze della mia età
sanno bene cosa vuol dire amare

e gli ogni negli occhi e le mani nelle mani
camminano innamorati senza paura del futuro
ma io, io cammino sola per strada, l'anima in pena
io, cammino sola, non c'è nessuno che mi ami

I miei giorni assomigliano alle mie notti,
senza gioie e pieni di noia! Quando brillerà per me il sole?

Come fanno i ragazzi e le ragazze della mia età
a sapere cos'è l'amore?
come i ragazzi e le ragazze della mia età
mi domando quando verrà il giorno
in cui i miei occhi negli occhi e le mani nelle mani di qualcuno
quando avrò il cuore felice senza paura del domani
il giorno in cui non avrò più il cuore in pena

il giorno in cui qualcuno amerà anche me








una stupenda Patty Pravo.


Se perdo te    di Patty Pravo

Se perdo te cosa farò
io non so più restare sola
ti cercherò e piangerò
come un bambino che ha paura

M'hai insegnato a volerti bene,
hai voluto la mia vita: ecco, ti appartiene
ma ora insegnami, se lo vuoi tu
a lasciarti, a non amarti più

Se perdo te, se perdo te
cosa farò di questo amore
ti resterà, e crescerà
anche se tu non ci sarai






Sognando    di Don Backy
Me ne sto lì seduto e assente, con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente
avrei una voglia di gridare, ma non capisco a quale scopo
poi d'improvviso piango un poco e rido quasi fosse un gioco
Se sento voci, non rispondo / Io vivo in uno strano mondo
Dove ci son pochi problemi / Dove la gente non ha schemi
Non ho futuro, né presente, e vivo adesso eternamente
il mio passato é ormai per me, distante
ma ho tutto quello che mi serve, nemmeno il mare nel suo scrigno
ha quelle cose che io sogno, e non capisco perché piango
Non so che cosa sia l'amore / E non conosco il batticuore
per me la donna rappresenta / Chi mi accudisce e mi sostenta
Ma ogni tanto sento che, gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni, non esatte
d'un tratto sento quella voce, e qui incomincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare, la mente mia sta per scoppiare
E spacco tutto quel che trovo / Ed a finirla poi ci provo
Tanto per me non c'è speranza / Di uscire mai da questa stanza
Sopra un lettino cigolante, in questo posto allucinante
io cerco spesso di volare, nel cielo
non so che male posso fare, se cerco solo di volare
io non capisco i miei guardiani, perché mi legano le mani
E a tutti i costi voglion che / Indossi un camice per me
Le braccia indietro forte spingo / E a questo punto sempre piango
Mio Dio che grande confusione, e che magnifica visione
un'ombra chiara mi attraversa, la mente
le mani forte adesso mordo e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano, qualcuno mi diceva: 't'amo'
In un addio svanì la voce / Scese nell'animo una pace
Ed è così che da quel dì / Io son seduto e fermo qui 





 Figure di cartone    - Le Orme
(A. Pagliuca - A. Tagliapietra)

In modo strano tutto tuo
Fatto di figure di cartone
E di tante bambole di stoffa, vivi tu

Vivi chiusa in quelle quattro mura,
Non ricordi chi ti ci ha portato
E conosci solo chi ora gioca con te.

Tu non hai le ansie del futuro
Per te il tempo non ha più valore,
Ciò che hai fatto ieri tu domani rifarai.

E nei tuoi sogni
Parli con gli angeli.

In un cerchio chiuso di pazzia
Hai perduto la tua giovinezza
Come un fiore tolto dal ramo a primavera

Dai un nome a tutte le farfalle
E confessi al vento i tuoi amori
Danzi sola nei corridoi vuoti quando è sera.

Stringi forte al petto il tuo cuscino
E sul muro bianco si disegna
il profilo di una donna con il suo bambino
E così felice ti addormenti.