Il mio viso

riflesso nello specchio
è il passato

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giovedì 2 giugno 2011

continua....


Oh, che bello, ai piedi della collina di stelline c'erano tanti oggetti : colorati, luccicanti, fruscianti, di tutte le forme e con tanti fiocchi : un gioco infinito.
E infatti, per tutta la notte, Macchia graffiò, morse, strappò, lacerò, fece capriole rincorrendo i fili.
Quando la luce dell'alba incominciò a dissipare l'oscurità, Macchia stanchissima, ma felice si diresse verso la sua morbida cuccia (dove non andava quasi mai) e si addormentò soddisfatta.
Aveva lasciato un vero campo di battaglia, con tanti feriti. Il salotto era un disastro : carte stracciate, fiocchi a brandelli, scatole mordicchiate...
Poi si sentirono : passi, corsette, sussurri, le finestre aperte, la luce che inonda la stanza e poi urla di disappunto.
Macchia aprì un occhio e si chiese a cosa fosse dovuto tutto quel trambusto, ma era troppo stanca per tutto il lavoro della notte e si riddormentò.
Quel Natale gli abitanti della casa bianca con le finestre rotonde, specie quelli più piccoli rimaseroun po' dispiaciuti e forse anche un po' arrabbiati, senza immaginare, invece, quanto fosse felice la gatta nera con la pancia bianca.

vi è piaciuta? allora in genere si cercava di avere il bis, ma la mamma era stanca, anche perchè a quel disastro aveva dovuto rimediare lei!!
E già , in genere, le mie favole erano inventate attorno ad avvenimenti quotidiani, prendendo spunti da ciò che succedeva ed allora avevamo anche un cagnolino.....ma questa è un'altra storia..



2 commenti:

coccole...