Ma si chiama ancora così? Perchè come dice mio figlio io lo conseguita ...all'età della pietra ed ha torto perchè allora erano tempi molto più tranquilli.

e se lo dice Diabolik
Noi di allora si prendeva la patente senza punti, non avevamo i quiz-web, l'esame era serio e non ammetteva errori, gli istruttori non erano carini e neanche giovani, le auto su cui si guidava non erano dell'ultima generazione e la patente che ritiravi (non subito) era un fogliettino rosa sbiadito , piccolino , con una copertina azzurra, la fotografia che ci mettevano era come i diamanti cioè per sempre, nel senso che rifacevi la patente , ma la foto restava la stessa.
Io mi aggiudicai la patente con la maturità, nel senso della scuola...
Mio padre non era maschilista come tanti per cui prese la patente mio fratello e poi la presi anch'io (lo so è brutto questo termine di "prendere" ma conseguire è troppo lungo e anche troppo pomposo)
Mio fratello aveva già la macchina per cui inizialmente pensai di prenderla alla Motorizzazione, sbagliato...
Dopo "sviolinate" riuscii a convincere mio fratello ad insegnarmi (mio padre aveva la patente per la moto e non era lo stesso, io avevo collaborato accompagnandolo e restando buona quando la moto si spegneva e succedevano piccoli intoppi), ma non fu la stessa cosa.
1° lezione : ora scelta da lui (pomeriggio tardi), luogo parcheggio vicino stadio in zona altamente deserta e sgombra ( non si poteva assolutamente fare lezioni di guida, mica era come adesso!),
con fare "furtivo" ci scambiammo i posti, ricordo che ero un po' timorosa, non per il guidare, ma per gli sguardi che ricevevo.
Mi spiegò i movimenti che dovevo fare : infilare la chiave, mettere in moto,piede destro acceleratore, piede sinistro frizione e freno (cavoli, ma il piede era uno, non ne avevo tre), braccio sinistro sul volante e destro sul cambio, ingranare la marcia, la prima e poi lasciare la frizione ed accelerare...conclusione un saltino in avanti e il motore spento...normale pensate voi , invece seguirono urla stizzose che mi colpevolizzavano di volergli "rompere" la macchina.
Seconda prova: stesso finale, anzi no perchè a quel punto scesi dalla macchina e me la feci a piedi fino a casa...(avevamo dei bei caratterini!).
La seconda lezione non ci fu perchè convinsi mio padre ad iscrivermi alla scuola guida, allora il prezzo comprendeva un certo numero di guide che ti dovevi far bastare perchè già costava e farne di più neanche ci si sognava.
Si iniziava con le lezioni di teoria a cui si assisteva tutti con il proprio libretto fra le mani e gli occhi sull'istruttore che ci faceva vedere cartelli e ci spiegava i vari termini (all'epoca ci fu uno che come nelle barzellette disse che la carreggiata era per i carri), solo dopo venivano le lezioni di guida.
1° lezione : come la precedente, fortunatamente senza le urla, dopo qualche falsa partenza capii come funzionava e mi immisi nella strada , la macchina era una Fiat 850 (come quella che aveva mio fratello) e mi sentii molto importante (anche se mi accorsi che l'istruttore, rigorosamente "di una certa età" e bruttino, mi aiutava con i suoi comandi) e riuscii a completare l'ora facendo un discreto numero di strade e di curve.
Tornai a casa entusiasta del fatto di essere riuscita a fare un bel giro, già un bel giro ...alla 2° lezione l'istruttore quando salii mi chiese se mi ricordavo la strada che avevo fatto precedentemente, un po'confusa dissi di si e lui " allora la rifaccia" e questo diventò una prassi mentre lui si leggeva il giornale...
Che fare? Non potei fare altro che cambiare orario di lezione e così anche istruttore (non potevo certo raccontare cosa facesse...o forse avrei potuto), anche questo era un po' stagionato però mi insegnò di tutto tra cui anche la famigerata "inversione in due tempi" facendomela rifare fino a che non la feci perfetta e questo mi servì...
Esame teoria : avevo fatto bene i compiti e studiato le lezioni e fu semplice superare la prova senza errori, anche le precedenze andarono bene.
Esame guida : tutti riuniti davanti alla scuola (guida), con indiscrezioni che volavano di bocca in bocca : c'è quell'esaminatore s..., quello che boccia tutti, no, non è giornata sono scocciati, ma tu li sai fare i parcheggi?, e poi la notizia choc che arrivò dal mio "maestro" - sei fortunata c'è l'esaminatore a cui piace far fare l'inversione a 2 tempi- panico generale, pochi l'avevo imparata.
Salimmo sulla macchina al seguito : il primo dimenticò di mettere la freccia due volte nelle curve - bocciato, l'altro parcheggiò davanti ad un passo carraio - bocciato -(ma mi aveva detto di parcheggiare...), terzo...è la mia volta...
Salii osservando la posizione dello specchietto e mettendolo a posto (ci avevano molto raccomandato di farlo perchè dava l'impressione della familiarità con la macchina) mentre il "tizio" chiedeva perchè non partissi, ingranai la marcia, partenza da manuale, giri a destra, bene, giri a sinistra, bene, parcheggio (ma non si può perchè c'è il divieto), bene, ed ecco...bene, ora un'inversione in due tempi...eccola, mai mi era venuta così bene, oserei dire perfetta.
E così avevo superato anche l'esame di guida....