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venerdì 20 giugno 2014

Sono profondamente indignata...

 

da una ripresa giornalistica che ho visto... muniti di microfoni telescopici cercavano di registrare i dialoghi che si stavano svolgendo in una casa in cui veniva discussa la paternità di una persona...penso che tutti  sappiano di cosa si tratta ed è proprio questo che m'indigna : che tutti sappiano!
Non voglio scendere nei particolari delle persone coinvolte (anche se mi duole affermare che non sono solo gli uomini ad essere cattivi, ma anche le donne possono esserlo altrettanto e a volte forse di più...mentire o nascondere una paternità penso sia una cosa davvero spregevole).
Ma come ho detto non vorrei parlare di questo (che porterebbe ad adentrarsi in un cammino oscuro e difficile), ma della libertà di parola che oggi pare solo diritto dei media.
Come si può permettere, in nome della "notizia al pubblico" (leggi...scandalo e mero pettegolezzo), di rovinare e distruggere vite, reputazioni, affetti?
Permettere le indagini?
Ma non devono essere fatte dagli organi preposti invece che dalle testate giornalistiche?
E non dovrebbero essere rese note solo al processo, sempre che si arrivi a tanto?
Qualcuno ha pensato alle persone all'oscuro di cose  ( che avrebbero preferito non sapere) che vengono a scoprirle attraverso giornali, tv, web e quant'altro?
Chi gli dà questo diritto?   E chi darà la loro vita indietro?
Anni fa una persona mi disse :"preferiva rimanere all'oscuro?" forse è un mio diritto? o no?

8 commenti:

  1. Concordo col tuo post. Ormai per fare notizia si calpestano persone e sentimenti.
    "Sbatti il mostro in prima pagina" è il primo pensiero di certa stampa.
    BASTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Sono d'accordo con te, Adry.

    Sono temi delicati...

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  3. Cara Adry, ormai indagini, accertamenti e processi si fanno tramite giornali, televisione e web. Non conosco la vicenda di cui parli ma da quello che ho letto nel tuo post è davvero una squallida storia.
    Un abbraccio
    Xavier

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    1. Molto squallida ...la privacy, se vogliamo chiamarla così, viene calpestata in ogni momento...un abbraccio

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  4. Cara Adriana, è una cosa vergognosa il sistema che usano le medie.
    Anche le cose più intime vengono sbandierate al vento, la cosa che sdegna è che non si può far niente per fermare
    questo sdegnoso sistema.
    Ciao e ti auguro un buon fine settimana con un abbraccio forte.
    Tomaso

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    1. Purtroppo in nome della libertà ormai tutto è lecito. Grazie della visita e un abbraccio

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  5. Sì sono assolutamente d'accordo. Purtroppo non si tratta più di dovere di cronaca, ma di mero e becero pettegolezzo avvallato dalla curiosità della gente sempre più interessata solo ai particolari scandalosi che le storie di cronaca ci propongono. I "giornalai" che agiscono in tale modo vanno addirittura contro quello che dovrebbe essere l'etica su cui si fonda il loro mestiere. Non tutti sono così, ma troppi ormai per vendere danno quello che la gente chiede.
    Grazie per la bella riflessione a cui mi ha portato il tuo blog che non conoscevo.
    A presto, ti inserisco nel mio blogroll!

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coccole...