Il mio viso

riflesso nello specchio
è il passato

Informazioni personali

mercoledì 18 luglio 2012

Il mito di Muezza, il gatto di Maometto

Si dice che Maometto amasse molto gli animali e i mici in particolare. Una leggenda narra che egli avesse una gatta, Muezza. Un giorno questa micia stava dormendo placidamente accoccolata su una falda del mantello del suo padrone quando la campana suonò l'ora della preghiera. Maometto rimase per un po' indeciso sul da farsi, in quanto non voleva svegliare Muezza, poi prese un coltello e tagliò l'angolo del mantello dove la gatta dormiva. Quindi Maometto in silenzio si recò a pregare. Quando fece ritorno Muezza era sveglia e gli andò incontro facendogli un inchino in segno di ringraziamento e il Profeta fu talmente lieto di questa accoglienza che elargì dei doni a lei e a tutti i gatti a venire.
La accarezzò tre volte sul dorso dandogli la capacità di atterrare sulle zampe sana anche da grandi altezze e gli diede nove vite (multiplo di tre) e naturalmente un posto in paradiso.



 




 La leggenda dei cavalli di Maometto
 In un tempo molto lontano, sotto un cielo coperto di stelle, sulle dune sabbiose del deserto, Maometto si era fermato per riposarsi dal lungo viaggio che stava percorrendo. Guardando le sue splendide giumente, decise di metterle alla prova. Lasciò le cavalle senza acqua per giorni, poi, una mattina, decise di lasciarle libere di recarsi all’oasi più vicina per bere per vedere se gli fossero davvero fedeli. Le cavalle corsero per dissetarsi finalmente, quando ad un tratto sentirono il richiamo del padrone. Cosa fare? Maometto scorgeva l’orizzonte di fronte a sé, aspettando fiducioso il ritorno delle sue giumente, ma solo cinque di loro tornarono da lui. Queste, furono le capostipiti della razza più antica del mondo: il cavallo arabo. Per marchiare quelle giumente così preziose, Maometto incise su di loro il simbolo di una spiga, che ancora oggi si può vedere nei cavalli che mostrano uno standard di razza eccezionale, simbolo che viene appunto chiamato “il germoglio di Maometto”.





 Doveva essere un amante degli animali!!

2 commenti:

  1. ^Veramente bella questa leggenda cara Adriana le leggende arabe mi sono sempre piaciute tantissimo,
    incominciando dal genio della lampada, vederle si diventa bambini e si rimane incantati.
    Ciao cara amica e buona serata.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. Non conoscevo questa storia... è molto carina.

    RispondiElimina

coccole...