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lunedì 1 aprile 2013

Pasquetta...

quest'anno fa il "paio" col 1 aprile, ricordato una volta come "pesce d'aprile" (guardate un po' qui per sapere la storia e i "pesci" più "grossi").



Che ricordi risveglia questo termine...da bambina Pasqua era il giorno del vestitino bello (cucito dalla mamma), le scarpe di vernice nera con le calzette traforate, la Messa (era d'obbligo) e il pranzo pasquale  , ma era tutto un preparativo per il giorno seguente (infatti quello che avanzava veniva riciclato ed eventualmente "rimpolpato").
Attendevo con gioia ed impazienza perchè per me era la vera "festa di primavera".
Il mattino del Lunedì di Pasqua o Pasquetta ci si svegliava presto (niente ora legale) e si preparavano le cibarie, ben avvolte in strofinacci e tovaglie da portare appresso per il pranzo.
Si andava in bicicletta, tutti gli anni nello stesso posto, che però era sempre diverso, vuoi perchè il periodo cambiava o perchè nulla è immutabile e anche un angolo di prato dopo un anno può essere diverso.
Era una distesa di prati appoggiata a una costruzione cinta da muraglie , da una parte alberi maestosi davano ombra al bisogno e attorno ai muri crescevano le più belle violette che abbia mai visto (o forse lo erano ai miei occhi di bambina)


Il ricordo è rimasto indelebile e nostalgico (anche dopo aver scoperto che quella costruzione era un Manicomio...e lì sorgerà molto più tardi la Casa Circondariale che distruggerà un piccolo angolo della mia storia).
Qui arrivati gli adulti stendevano le tovaglie a quadretti rossi e tiravano fuori ogni ben di Dio, gli uomini si armavano di coltello per affettare salami e pane, stappare bottiglie di vino, le donne chiaccherando posavano in bella vista panini e frittate miste, uova sode e verdure, facendo a chi sorprendeva di più.
Intanto noi bambini si giocava a palla,a ricorrersi approfittando della tenera erbetta che stava spuntando, o , come me si raccoglievano le violette (non so perchè sia il ricordo che più mi è rimasto impresso).
Un muraglione di mattoni in qualche punto un po' rotto, l'erba secca ai suoi piedi con qualche filo di erba verde lucida e fresca e..le violette più grandi  più profumate che spuntavano in mezzo...indelebile rimarrà per sempre questo ricordo della mia infanzia.
Arrivava il momento del pranzo che , a noi bambini, era permesso consumare in piedi, gli adulti , rigorosamente seduti , in pose ed atteggiamenti che dubito fossero comodi e rilassati, ma il decoro voleva così!
Le ore passavano e dopo mangiato mentre gli uomini smaltivano i lauto pasto e anche qualche bicchiere di vino, le donne , questa volta loro armate di coltello, raccoglievano i "girasoli" che sarebbero apparsi l'indomani sulle tavole come insalata o cotti (li ho sempre odiati).
E qui veniva il bello, si fa per dire, perchè nel frattempo nubi si erano ammassate all'orizzonte sempre più cupe


allora diventa a una frenesia : richiami per farsi aiutare a ritirare tutto...in fretta, in fretta, gli involucri stivati nelle ceste, caricati sulle biciclette per il ritorno, ma tra il fuggi fuggi generale il temporale scoppiava bagnando tutti e tutto


era così...tutti gli anni !!


11 commenti:

  1. Ciao. Che bella Pasquetta che hai descritto.
    Eh sì, il merendino era proprio così.
    I "girasoli" li mangiavo anch'io, ,ma crudi.
    Erano amarognoli ed a me piacevano invece molto, in insalata con sale, olio, aceto e uova sode.
    Cibo low-cost.

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    1. vedo che nonostante tu sia mooolto più giovane hai più o meno i miei ricordi eh eh

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    2. Non sono MOOOOOOOlto più giovane.
      Credo ci siano solo 2 anni tra noi 2...Massimo massimo 3!!

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  2. Non vedevo l'ora di aprire le uova per la sorpresa!!! Buona pasquetta
    Ale

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    1. pr te invece che sei mooolto mooolto più giovane ci sono anche le uova di cioccolato a cui io sono arrivata più tardi

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  3. Era quasi d'obbligo, la "gita fuori porta", per me anche sul fiume di Venaria...che permetteva ritirate strategiche non appena qualche nuvolone faceva la sua comparsa.
    Il tuo post -con quelle foto - e' stato un piacevole ritorno al passato.
    Ciao Adry, a presto.

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    1. probabilmente conoscerai il posto che ho descritto e sul fiume di Venaria andavamo in estate, mentre le mie "corse " in bicicletta arrivavano al grande viale del Cimitero...che nostalgia

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  4. Che bei ricordi fai rivivere, anch'io facevo :Pasquetta in bicicletta Andavamo in qualche paese limitrofo in un ristorante tipico ,lì mangiavi lo Speck Formaggio ,e poi si rompevano le uova ! il tutto con abbondante buon vino del Sud Tirolo .
    Mi ricordo anch'io ,i campi erano colmi di bei fiori variopinti !
    Scusa ,Cosa sono questi girasoli che mangiavate ! Io mangio i semi ,ma non la pianta !
    Cari saluti Bianca

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  5. Rimango rapito e volo con la fantasia ogni volta che qualcuno racconta di sé perchè mi fa vivere vivere un mondo passato che non conosco.
    Buona giornata :)
    Xavier

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    1. mi fa piacere sapere che le cose passate interessano...
      ciao

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coccole...