Il mio viso

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venerdì 23 novembre 2012

Indovinello facile facile e soluzione... precedente



Questo è davvero molto facilissimo....


C'era una volta...
"Un re!" diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.
Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.





Questo è il brano da cui era tratto l'indovinello precedente, per chi non l'ha letto lo struggente
passo della peste a Milano, la "storia di cecilia"



" Scendeva dalla soglia d’uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui
aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza
velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza
molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata,
ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse
tante; c’era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un’anima
tutta consapevole e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie,
la indicasse così particolarmente alla pietà e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco
e ammortito ne’ cuori. Portava essa in collo una bambina di forse nov’anni, morta; ma tutta
ben accomodata, co’ capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle
mani l’avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio. Nè la
teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur un braccio, col petto appoggiato al petto, come se
fosse stata viva; se non che una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con
una certa inanimata gravezza, e il capo posava sul l’omero della madre, con un abbandono
più forte del sonno: della madre, ché, se anche la somiglianza de’ volti non n’avesse fatto fede,
l’avrebbe detto chiaramente quello de’ due ch’esprimeva ancora un sentimento.
Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d’insolito
rispetto, con un’esitazione involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare
sdegno né disprezzo, «no!» disse: «non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro:
prendete». Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella
che il monatto le tese. Poi continuò: «promettetemi di non levarle un filo d’intorno, né di lasciar
che altri ardisca di farlo, e di metterla sotto terra così».
Il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso, più per il
nuovo sentimento da cui era come soggiogato che per l’inaspettata ricompensa, s’ affaccendò
a far un po’ di posto sul carro per la morticina. La madre, dato a questa un bacio in fronte, la
mise lì come sur un letto, ce l’accomodò, le stese sopra un panno bianco, e disse l’ultime
parole: «addio Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme.
Prega intanto per noi; ch’io pregherò per te e per gli altri». Poi voltatasi di nuovo al monatto,
«voi», disse, «passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola».
Così detto, rientrò in casa, e, un momento dopo, s’affacciò alla finestra, tenendo in collo
un’altra bambina più piccola, viva ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare
quelle così indegne esequie della prima, finché il carro non si mosse, finché lo poté vedere;
poi disparve. E che altro poté fare, se non posar sul letto l’unica che le rimaneva, e mettersele
accanto per morire insieme? come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino
ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l’erbe del prato."


10 commenti:

  1. Idea carina per presentare una libro...brava. Buon fine settimana

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  2. Cara Adriana una ne fai e cento ne pensi!!!
    Brava così è stao veramente un indovinello facilissimo.Buon fine settimana cara amica.
    tomaso

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  3. Beh...questo è veramente facile....trattasi di Pinocchio:-))
    Che ti devo dire non mi è mai piaciuto granchè.....
    Bello tutto il passo della storia di Cecilia....sono tornato indietro nel tempo....
    Un abbraccio e buon weekend!

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    1. neanche a me non è piaciuto anche perchè l'ho studiato alle Magistrali quasi come libro di testo.

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  4. Collodi Pinocchio ha indovinato Franz! stupendi questi indovinelli posso fartene uno io? A te lo faccio difficilotto perchè sei troppppo in gamba. Allora:
    - puoi passare da lei come straniero,
    puoi farle male in tutta la persona,
    ti dira sempre "Buon viaggio bel cavaliero"
    ... ..... è questo mistero.
    Mi sei molto simpatica e ti leggo sempre perchè con i tuoi
    post mi arricchisci sempre un po di più. Ciao Paola Bucarelli

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  5. Acc,l'indovinello di Paola è veramente difficile....mi ricorda qualcosa ,forse legato alla festa della mamma....ma non ci giurerei.....certo che se conoscessimo tutto saremmo dei geni:-)))
    Concordo con Paola per i tuoi bei post!
    Buon weekend!

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  6. per Franz.....focherello.....dai su, uno sforzo. Paola

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  7. Puoi passare da lei come straniero,
    puoi farle male in tutta la persona.
    Ti dirà: "Buon cammino bel cavaliere!"
    Una mamma è questo mistero.

    Da "La mamma è..."

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  8. Giusto Gianna, è una delle più belle poesie sulla mamma che ho letto, la studiai anni luce fa (sono vecchierella io) alle medie, non sono riuscita più a dimenticarla. Audry scusa l'intrusione spero non te la sia presa, ma il tuo blog, con una marcia in più mi coinvolge troppo. Saluti a tutti Paola

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    1. purtroppo non c'ero, ma non avrei indovinato affatto perchè non la conoscevo proprio.
      Quale intrusione? mi fa molto piacere un blog così dinamico

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coccole...