Il mio viso

riflesso nello specchio
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sabato 25 maggio 2013

1966...

Il tempo passa in modo lento e abbastanza uguale, frequento le medie (si chiamavano medie sperimentali...sperimentali di cosa non so), era appena entrata in vigore la nuova Scuola Media Unica in cui si faceva ancora Latino (la mia materia odiata).


Erano contemplate anche materie come : Applicazioni tecniche (che venivano fatte divise tra maschi e femmine, i primi facevano lavori di traforo, piccoli progetti e altri lavori manuali, le ragazze i lavori femminili in particolare ricamo e cucito), Educazione artistica (che non era solo disegno, ma calligrafia, disegno tecnico e libero , lavori con la creta ), una lingua (quasi sempre francese).



Incominciava il periodo del boom economico, dei cambiamenti, dei movimenti studenteschi, la moda importava dall'estero minigonne e pantaloni a zampa d'elefante, ma io ero davanti ad una scelta che avrebbe influenzato tutta la mia vita.
Stavo per finire le scuole medie e dovevo quindi (dovevo si fa per dire) decidere cosa fare per il mio futuro.
Veramente in quegli anni  io avevo incominciato ad apprezzare tante cose che mi facevano desiderare una certa scelta, avevo scoperto che mi piaceva scrivere, mi piaceva disegnare e dipingere e vedevo già la mia vita futura in un certo modo.
Ricordo che raccontai in un tema come mi vedevo da "grande" ed il mio sogno-desiderio era questo:
"vivevo a Venezia in una calle, da sola senza amori, facevo la scrittrice, meglio ancora la poetessa, ero discretamente famosa e vivevo ammantata da quel certo fascino che hanno gli artisti".
Niente di più falso : avrei voluto frequentare il Liceo artistico (ma il prof. di disegno disse ai miei genitori che così non avrei mai potuto trovare lavoro e inoltre non era una scelta per una ragazza), ero stata già scoraggiata (come ho raccontato ) a scrivere (anche se io incominciai proprio in quel periodo a scrivere poesie ), una cosa inutile!!
I miei, specie mio padre che faceva il muratore era da sempre che mi suggeriva di frequentare le Magistrali in previsione di una possibilità di miglioramento e di lavoro più adatto ad una donna.
Come ho raccontato anch'io avevo una propensione per fare la maestra (lo facevo da sempre con le bambole), ma in quel periodo di crescita i miei orizzonti si erano aperti e avrei voluto un futuro più creativo, un futuro fatto di "poesia", di arte, di sogni, di...
Indovinate un po' chi vinse ? Mi iscrissero alla Scuola Magistrale, un po' però l'ebbi vinta anch'io perchè diventai Maestra, ma d'asilo!

Intanto ecco la mia prima poesia o almeno quella che ho recuperato scritta  nel lontano 1966, molto ingenua e struggente

Il tempo

Giornate,
settimane.
mesi si susseguono
in un carosello.
Giorni e ore,
tempo infinito,
alba e tramonto,
giorno e notte,
caldo e freddo,
sensazioni che cambiano, ma
la vita non muta.

Il sole si leva
e tramonta,
la pioggia bagna,
il vento asciuga, ma
niente può aiutare a vivere,
l'aurora splendente,
l'alba lucente,
il sole ardente
a nulla mi serviranno
se non imparo ad amare.

L'amore? Cosa ne sapevo dell'amore? Avevo appena fatto capolino nella vita vera, avevo avuto il primo bacio (di cui devo dire ho un brutto ricordo...una cosa umidiccia che mi aveva lasciato un po' di disgusto), ma l'amore....questa è un'altra storia!


8 commenti:

  1. 1966...il mio anno di nascita:-))
    Sai che anche io volevo fare il liceo artistico,ma mio padre mi disse,testuale " non puoi,è una scuola di debosciati,non troverai mai lavoro"...e quindi ho optato per un classico "geometri":-))
    Bisognerebbe invece cercare di accontentare i sogni dei figli,nei limiti del possibile e non stroncarli in partenza..ma all'epoca non era così..
    La tua è una bella poesia,non sono un intenditore ma a me piace.
    Sempre belli i tuoi post,ciao cara,buon fine settimana!

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    1. Si, effettivamente era considerata così quel tipo di scuola.
      Io non ho mai cercato di limitare i miei figli e hanno potuto seguire la loro strada sia per gli studi (Veterinaria e Giurisprudenza) che per lo sport (danza e scherma fin da piccoli)e così anche nelle scelte di vita e credo che i genitori debbano fare così, nel limite del possibile.
      A te buona settimana

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  2. I tuoi racconti cara Adriana sono bellissimi ed incantano.
    Ti coinvolgono senza nemmeno accorgerti.
    Ciao e buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Grazie Tomaso, sei sempre gentile.
      Diventando vecchi si ritorna al passato...
      Ciao

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  3. Ma sai che larvatamente un po' mi ritrovo in te mia cara Adry...
    Le lotte,le scelte, le discussioni,i patemi, il primo bacio...c'è un differenza ..il finale !
    Volevo fare il chirugo come mio padre e invece eccomi corrispondente musicale e maestra di danza...
    I casi della vita!

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    1. Alla mia epoca le cose stavano così, molto diverso è ora anche se non sono passati così tanti anni.
      Che bello maestra di danza...mia figlia ha fatto per 18 anni danza classica...poi è diventata veterinaria

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  4. Ammiro il modo con cui rendi ancora più intriganti i tuoi ricordi, stesi come a formare la trama del soggetto di un film.

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  5. grazie dell'apprezzamento...forse dovevo fare davvero la scrittrice!!

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coccole...