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giovedì 8 settembre 2011

oltre a scuola, noi si giocava




le femmine avevavo poco da giocare, la solita bambola che era decisamente bruttina, dura, ma fragile che si rompeva, con i capelli stopposi e non pettinabili, (non come quelle odierne con folti capelli da acconciare) , i vestiti a volte non si potevano togliere, ma io ero fortunata che avevo la mamma che cuciva (e che presto mi insegnò a farli da me e lì nacque l'imparare a lavorare ai ferri).
Ma io fui fortunata, ebbi anche un bambolotto (nella foto), in anticipo sui tempi era di colore, un bel marrone bruciato, lo chiamai Tom (avevo letto il libro La capanna dello zio Tom), era il mio preferito, lo portavo in ogni posto dove andavo e fu così che un brutto giorno incorse in un incidente : mi cadde e si ruppe la testa, pianti e lacrime, non smettevo più e mi trascinavo dietro i cocci della sua testa! Fino a che, il mio papà (forse stanco delle mie lagne decise di aggiustarlo). Piccolo problema era di cartapesta ceramicato, come fare per aggiustarlo? da bravo muratore ci colò dentro del gesso e riunì i cocci per la testa, devo dire che era venuto un bel lavoro, con un unico inconveniete, la testa pesava più del corpo e quando lo tenevo in braccio penzolava e quando lo mettevo nel letto con me a dormire lasciava un'incavo nel cuscino, ma io ero di nuovo felice e ho condiviso con lui tanti anni di giochi.
Questi che si vedono in foto sono i giochi per maschietti o per "maschiacce", bambine un po' come me che scocciavano i fratelli e si infilavano nei gruppi a cercare di giocare a biglie,  o a saltare la corda (le femmine la giravano e i maschi saltavano) a "palla avvelenata" (eravamo sempre sotto), o "alla settimana ( serviva solo un gesso per disegnare l'equivalente dello sviluppo di un cubo e saltare con un piede solo) oppure a "sassi" o meglio a "pesche" (perchè in genere si usavano i noccioli di pesca dopo averla mangiata, erano 5 o in caso estremo 5 sassolini, ma i noccioli erano più leggeri, funzionava così: 4 noccioli a terra, uno si tirava in alto e si doveva prenderlo insieme ad uno di quelli a terra cioè si doveva prenderne 2 poi 3 poi 4 e poi tutti insieme se si arrivava li allora si metteva un nociolo sul dorso della mano e si doveva prendere gli altri con il palmo - difficilissimissimo).

  • Noi che giocavamo a Nascondino a tutte le ore.
  • Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color...".
  • Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a "Regina reginella" e a "Campana".
  • Noi che bastavano due tappi per iniziare il giro d'Italia.
  • Noi che facevamo "Palla Avvelenata".
  • Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
  • Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
  • Noi che litigavamo per stabilire se un gradino valeva come "rialzo" a "Rialzo buzzico".
  • Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale dei Giardini".
  • Noi che se avevi "Vicolo Corto e Vicolo Stretto" perdevi sicuro.
  • Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
  • Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
  • Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
  • Noi che "se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce".
  • Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
  • Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
  • Noi che andavamo in due sulla Graziella, e piú grandi sul Ciao.
  • Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
  • Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
  • Noi che ogni volta che suonavamo rispondeva la madre.
  • Noi che pensavamo di avere segreti.
  • Noi che i segreti li avevamo davvero.
  • Noi che abbiamo maneggiato sostanze chimiche come il pongo, il DAS e la gommapane.
  • Noi che abbiamo manipolato anche la MIKRONITE.
  • Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
  • Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
  • Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
  • Noi che non sapevamo leggere il termometro.
  • Noi che prima di adoperarlo, "il termometro lo devi scaricare".
  • Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
  • Noi che se sospettavamo che ci volevano fare la puntura, ci nascondevamo sotto il letto.
  • Noi che se c'era un pallone e 4 alberi era già tutto ok per giocare a calcio.
  • Noi che se non c'erano gli alberi si giocava lo stesso.
  • Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
  • Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.

1 commento:

  1. Grazie Adriana...del messaggio sul mio sito.
    Bellissima interpretazione la tua.
    Non so se ti va di consultare, getisco pure un blog che dedico ad artisti vari.
    Se ti piace l'arte:
    http://lavostraarte.blogspot.com

    un salutone..ciaooo
    Carla

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coccole...