Il mio viso

riflesso nello specchio
è il passato

Informazioni personali

mercoledì 16 novembre 2011

Fabrizio de André - Il Ritorno di Giuseppe

questa poesia e una mia  piena di ricordi...di scuola.


VENT'ANNI DOPO
Si apre una finestra
nella nebbia del passato
e per un attimo
chiudiamo la porta
per non farla fuggire.
  I giorni dopo i giorni
  sono passati,
  tanti come i pensieri
  che scorrono nella mente.
Ricordi...
Un viso noto
o forse è l'illusione
di una giovinezza passata.
Ricordi...
  Il suono di risate argentine,
  di bisbigli,
  la poesia studiata a memoria,
  l'equazione che non viene,
  domani c'è compito in classe, 
  cos'è la filosofia?
  e la psicologia?
Non è più ieri,
la vita sta scorrendo per tutti,
i voltisono cambiati,
le speranze di allora, 
forse non si sono realizzate, 
il futuro
è diventato il presente.
  Ci guardiamo,
forse un po' deluse,
avevamo sperato
qualcosa che c'era e
ora non c'è più.
  Parliamo, raccontiamo,
  forse anche qualche bugia
  quando la realtà
  non è bella come vorremmo.
Sono passati vent'anni,
siamo donne,
realizzate o meno, 
ma forse
un po' di quella bella età
ci è rimasto dentro, 
un raggio di sole o
un rimpianto?
                                                                                                 by Adriana 1990

 la mia scuola superiore
Noi lo portavamo anche alle superiori!
 

5 commenti:

  1. Ciao Adriana bellissima poesia dei tuoi ricordi di scuola, giorni allegri e spensierati,ti auguro che in questi ricordi ti rimanga sempre un raggio di sole, un caro saluto.

    Tiziano.

    RispondiElimina
  2. Un rimpianto, un rimpianto... E magari fossero passati solo vent'anni!
    De Andrè l'ho conosciuto prestissimo, avevo solo undici anni e prendevo lezioni di chitarra. Non l'ho mai più dimenticato.
    Una buona notte a te.

    RispondiElimina
  3. Bene, sono arrivato sulla cima del tuo blog.
    Naturalmente per Fabrizio, più o meno giovani, siamo stati tutti incantati.
    Però io credo di essere più vecchio di te e già ai miei tempi le ragazze, alle superiori, non portavano più il grembiule nero con il collarino bianco inamidato. E noi "maschietti" eravamo più contenti di vederle così. Buon proseguimento di giornata.

    RispondiElimina
  4. @ELIO- ma io ho fatto le superiori dalle suore e ho portato proprio il grembiule da "povera orfanella" fino al diploma.

    il grande Fabrizio è sempre con me .

    RispondiElimina
  5. Non capisco perchè mi perdo sempre un sacco di tuoi post.. uffi!
    Comunque è una bellissima poesia!
    A presto...Sibilla

    RispondiElimina

coccole...