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sabato 12 novembre 2011

Le grotte alchemiche

Un'altra zona, molto centrale , è un luogo di grande importanza per la "magica Torino".
Torino possiede anche una città sotterranea misteriosa e magica, composta da chilometri di gallerie che un tempo erano rifugi di guerra, ma anche vie di fuga e di difesa in caso di pericolo. Si dice che dai sotterranei di Palazzo Madama si accedeva alle Grotte Alchemiche, notevoli luoghi di potere all'incrocio di importanti linee telluriche e geomantiche.
 Voci narrano che nel sottosuolo della città, sono nascoste gallerie e grotte dove in periodo medievale e romano si svolgevano misteriosi rituali: sotto Palazzo Madama esisterebbero, infatti, delle Grotte Alchemiche, frequentate dagli alchimisti di casa Savoia a caccia della Pietra Filosofale (capace di trasformare il metallo in oro); secondo gli appassionati di esoterismo, queste grotte esisterebbero ancora oggi ed i più antichi palazzi di Torino (come Palazzo Madama), conserverebbero ingressi e passaggi nascosti che ne consentirebbero l'accesso.


"Michel Notre-Dame, il cui nome sarà poi latinizzato in Nostradamus, nacque nel 1503 a Saint Rémy de Provence.  Nel 1556  Nostradamus venne chiamato alla corte sabauda per curare la sterilità della duchessa Margherita di Valois (moglie del duca Emanuele Filiberto): grazie ad un non identificato “olio virile”, nacque l'agognato erede, Carlo Emanuele.
A Torino Nostradamus fu ospitato nella villa Domus Morozzo che, ai tempi, si trovava non lontano dall’odierna piazza Statuto, cuore nero della città: un’area caratterizzata in passato dalla presenza del patibolo, dalla casa del boia e dal luogo di sepoltura dei giustiziati. Il soggiorno di Nostradamus è documentato da una lapide (ora scomparsa) su cui era riportato un testo in francese cinquecentesco così tradotto: "1555. Nostradamus alloggiò qui dov'è il paradiso, l'inferno e il purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria, chi mi si oppone la rovina completa”. "
Inoltre un'altra "presenza",non si sa dovuta a chi, campeggia nelle vie del centro:

Il "quadrato magico" è composto da cinque parole di cinque lettere l'una disposte su cinque righe. Così:

S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S

ciascuna parola puù essere letta indifferentemente nelle quattro direzione dei lati del quadrato. Vi sono almeno due possibili traduzioni
1-Iddio (SATOR, il creatore) - domina e regge (TENET) - le opere del creato
(ROTAS OPERA) e quanto la terra produce (AREPO, aratro).
2-Il seminatore (SATOR) sul suo carro (AREPO è parola di origine celtica il
cui significato è simile a carro) dirige (TENET) con perizia (OPERA) le
ruote (ROTAS, qui le ruote stanno a significare le orbite dei corpi
celesti).
Il vero significato però non è ancora stato completamente chiarito. La presenza di uno di questi quadrati a Torino contribuisce a rendere la città ancora più affascinante e misteriosa.
Una rappresentazione del quadrato magico si può osservare a Torino, in via Gioberti 26.


Sotto il Monte dei Cappuccini, ad esempio, che rimane alle spalle dell'enigmatica chiesa della Gran Madre di Dio, si trovano dei laboratori di fisica cosmica. Forse i Torinesi lo sanno ma certamente non tutti. La Stazione di Ricerca è alloggiata nei locali di un rifugio antiaereo scavato nella collina, che il Comune concesse gratuitamente all'allora Laboratorio di Cosmogeofisica, riadattato dal CNR per scopi di ricerca. Attualmente la base è sotto il controllo dell' IFSI (Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario, con sede a Roma), di cui costituisce la Sezione Territoriale di Torino. E' dagli anni '50 del XX secolo che la città ospita questo importante centro, componente fondamentale della collaborazione internazionale tra Italia, Unione Sovietica e Stati Uniti che propone (e poi realizza e gestisce da allora fino ad oggi) l'esperimento Large Volume Detector (LVD) per lo studio dei collassi gravitazionali. A  partire dalla metà degli anni '80 l' Istituto di Cosmogeofisica partecipa agli esperimenti presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare). Gli obiettivi che si propone riguardano lo studio dei "Nuclidi cosmogenici e variazioni dell’attività solare nel passato da misure in meteoriti" e le "Datazioni di reservoirs terrestri, relazioni Terra-Sole e paleoclimatologia". Sembra molto interessante e in fondo la Stazione occupa 'solo' una porzione del tunnel sotterraneo, che pare sia molto più lungo, e si trova ad una profondità di 270 metri.
E questo non è tutto della magia di Torino...

6 commenti:

  1. Credevo di conoscere Torino ma hai aggiunto qualcosa di nuovo

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  2. C'è sempre qualcosa di misterioso ......grazie per aver svelato queste interessanti notizie

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  3. Cara Adry, grazie per questa Torino di cui racconti, in questa città ho vissuto il periodo più bello della mia vita, e là è gran parte del mio cuore, là torno ogni anno per rivivere la felicità, gli affetti, e quel profumo dolce della gioventù. Con triste allegria ripercorro le strade e le piazze, e passo dopo passo la me di oggi si dissolve per lasciare il posto a quella che sono stata tanti anni fa, e finalmente sorrido come allora piena di gioia e di speranze. Ti amo città cara, fiera e bella, sei il mio rifuggio segreto, dove attingere la forza, che a volte mi manca, ma che tu sai ridarmi. Paola Bucarelli

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  4. sono contenta di aver fatto conoscere una parte di Torino, che anche se non è la mia città di nascita, ho imparato ad amare, forse non molto conosciuta, ma grazie anche a voi che mi venite a leggere.
    @ Paola - c'è molta tristezza nelle tue parole e anche nostalgia

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  5. Che interessante lezione!Mi ha fatto capire che devo proprio visitare Torino! Prima o poi ci farò un salto!
    A presto...Sibilla

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  6. @ Sibilla - se ci dovessi venire non dimenticare di farlo sapere, non sia mai che mi perda la conoscenza di una futura acclamata scrittrice!

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